Il Legamento Crociato Anteriore (LCA) è una struttura situata all’interno del ginocchio che ha un importante ruolo di stabilizzatore della traslazione anteriore e delle rotazioni della tibia rispetto al femore.
Le lesioni del Legamento Crociato Anteriore non sono molto comuni nella popolazione generale, con un’incidenza del 0,05%, ma nella popolazione sportiva arrivano fino al 3% in chi svolge attività sportiva.
Le lesioni del legamento avvengono solitamente con dei traumi distorsivi del ginocchio durante le attività sportive, con quello che si definisce un fallimento del sistema di controllo neuromuscolare del soggetto, ovvero uno squilibrio nell’attivazione dei muscoli che porta il ginocchio in una posizione innaturale.
Ci sono due possibili meccanismi di lesione:
Il sospetto di una lesione del LCA si ha quando il paziente riferisce uno dei due meccanismi di lesione sopra descritti, accompagnati solitamente da questi sintomi:
È necessaria in questi casi una visita ortopedica nella quale il medico per arrivare alla diagnosi effettuerà dei test clinici al paziente e prescriverà una risonanza magnetica per confermare la diagnosi.
La risonanza magnetica rappresenta l’esame di elezione, detto anche gold standard, per la diagnosi di un’eventuale lesione del Legamento Crociato Anteriore.
La risonanza magnetica ha anche il ruolo di mostrare delle lesioni associate alle altre strutture articolari del ginocchio molto comuni in seguito a traumi distorsivi del ginocchio quali:
La risonanza magnetica è in grado di dimostrare un’eventuale lesione del legamento crociato anteriore e di mostrarne il grado. Sarà poi l’ortopedico a esaminare le immagini e a correlarle con l’esame clinico per stabilire il trattamento più adeguato al paziente.
La risonanza magnetica va eseguita quando il gonfiore del ginocchio diminuisce, solitamente l’indicazione è quella di aspettare qualche giorno dal trauma, eseguendo le terapie del caso per aiutare a sgonfiare il ginocchio, quali:
Il trattamento delle lesioni del Legamento Crociato Anteriore può essere sia di carattere conservativo che chirurgico.
La scelta deve essere presa dal paziente in accordo con l’ortopedico e può essere condizionata da vari fattori quali:
Sia in caso di trattamento chirurgico che conservativo sarà fondamentale un’adeguata riabilitazione e una successiva fase di riatletizzazione in FisioPalestra prima del ritorno agli allenamenti.
Il ritorno allo sport avrà dei tempi abbastanza lunghi, i più recenti studi scientifici consigliano infatti dai 6-9 mesi in caso di ricostruzione chirurgica e di 4-6 mesi in caso di scelta del trattamento conservativo.
La prevenzione delle lesioni del legamento crociato anteriore è un argomento molto caldo tra gli specialisti, in quanto negli ultimi 20 anni sono aumentate significativamente queste lesioni negli atleti.
Diversi interventi possono aiutare a ridurre il rischio di queste lesioni quali:
Una valutazione globale della postura, in particolare riguardo al tronco e all’arto inferiore.
Testo di German Lawrence
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