La cicatrice è un tessuto prodotto dall’organismo, frutto della riparazione di un’interruzione della continuità della cute. È il risultato finale di un processo di guarigione, in cui cellule specializzate depositano tessuto fibroso e nuovi vasi sanguigni nascono. Purtroppo, il nuovo tessuto non avrà le stesse qualità di quello di partenza. La visibilità delle cicatrici è maggiore con l’aumentare dei tessuti coinvolti dalla lesione. Le ferite quotidiane solitamente non lasciano segni visibili al contrario di quelle post chirurgiche che si presentano molto più evidenti.
Il processo di riparazione del tessuto, soprattutto nelle ferite chirurgiche, è lungo e articolato può durare anche 12/18 mesi. Possiamo riscontrare tre fasi:
La qualità delle cicatrici varia in base a:
Il processo di guarigione della ferita può avvenire in maniera fisiologica con la formazione di una cicatrice poco visibile oppure lasciare un segno evidente. Generalmente, infatti, le cicatrici si classificano in base alla quantità di tessuto prodotto in:
Le cicatrici normali sono il risultato di un buon processo di guarigione dei tessuti, la cicatrice si presenta liscia sul piano cutaneo e leggermente più chiara rispetto al resto della pelle.
Quando il tessuto fibroso si genera in quantità superiore a quella necessaria, la cicatrice si definisce ipertrofica o cheloidea, anche se di aspetto simili le due tipologie vanno distinte.
Il cheloide nasce in individui predisposti, può insorgere su lesioni piccole o addirittura spontaneamente e deborda sempre dai confini della lesione. Spesso provoca dolore o prurito e sensazione di tensione soprattutto se su aree articolari, sintomi e segni sempre assenti nelle cicatrici ipertrofiche. Tende a riformarsi quando asportato chirurgicamente con dimensioni maggiori delle precedenti.
Le cicatrici ipertrofiche sono il risultato di un’iper produzione di tessuto fibroso, spesso conseguente a caratteristiche dell’individuo o a eccessiva tensione intorno alla ferita. La cicatrice si presenta sollevata rispetto alla cute, ispessita, rossa e dentro i margini della ferita. Queste possono essere prodotte da ogni individuo, anche se sono più comuni in individui giovani tra i 20 e i 30 anni che hanno una produzione di collagene più attiva.
Le cicatrici atrofiche o distrofiche sono il risultato di una scarsa riparazione tessutale. La riparazione risulta deficitaria e, a volte, addirittura la guarigione della ferita non avviene. Molto spesso queste condizioni sono conseguenti a una situazione patologica dell’organismo locale o generalizzata, come disturbi circolatori, diabete, infezioni e molto altro. Le cicatrici atrofiche quindi si mostrano depresse rispetto al livello cutaneo, con un avvallamento dovuto alla mancanza di tessuto cicatriziale.
Le conseguenze delle cicatrici sono molteplici e su diversi piani. Possiamo affermare che le cicatrici, per una serie di reazioni fisiologiche, limitano lo scivolamento dei tessuti più profondi provocando aderenze tra questi. Questa condizione è diversa da quella presente nel resto del corpo dove i tessuti sono liberi di scivolare l’uno sull’altro permettendoci il movimento su tutti i piani.
Inoltre, le cicatrici lasciano una memoria del dolore vissuto, il nostro cervello così cercherà di fuggire da questo instaurando compensi vari, anche posturali. Tali compensi, a lungo andare, possono essere fatti propri, anche quando la reale causa non esiste più e nel tempo il nostro corpo si abitua a qualcosa che non è fisiologico e funzionale. Il risultato di questo meccanismo sarà il dolore, localizzato o generalizzato.
Quindi il trattamento delle cicatrici è una condizione fondamentale per il totale recupero e il ritorno a un’ottimale qualità di vita. Tutti noi abbiamo almeno una cicatrice ma spesso si sottovaluta l’importanza della qualità della stessa: il tessuto cicatriziale, il suo tensionamento sugli altri strati può condizionare postura, articolarità, mobilità e provocare dolore localizzato o diffuso anche a distanza di tempo.
I trattamenti possono essere:
La fisioterapia ha come obiettivo quello di diminuire le aderenze tra i tessuti, tramite terapie manuali o strumentali, le più comuni sono:
Il trattamento, svolto da mani esperte, ha senza dubbio numerosi EFFETTI POSITIVI:
Quindi il fisioterapista e la fisioterapia sono fondamentali per il recupero e possono fare molto per evitare e prevenire complicazioni sgradevoli oltre a migliorare l’aspetto della tua cicatrice.
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Testo di Elisa Piccioni
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