Capita frequentemente di sentire espressioni come: “ho il torcicollo” o “ho la cervicale”. Si tratta di frasi di uso comune per riferirsi a un dolore localizzato a livello del collo.
Il collo non è altro che la prima parte della colonna vertebrale: il tratto cervicale. La zona cervicale è formata da sette vertebre: la prima si articola con la base del cranio (per essere più precisi con l’occipite); la settima con la prima vertebra dorsale. Tale segmento anatomico quindi si trova tra la testa e la gabbia toracica e si caratterizza per la sua grande mobilità. Proprio per questo è sottoposto spesso a sovraccarichi, che possono produrre infiammazione e quindi dolore.
Il collo è in grado di svolgere un buon numero di movimenti: flessione ed estensione; inclinazione laterale e rotazione destra e sinistra; infine la combinazione di tutti i movimenti insieme.Come spiegato sopra, il tratto cervicale gode di grande mobilità e questo è uno dei principali motivi di infiammazione, ma esistono anche altre problematiche che portano all’insorgenza del fastidio, come:
Dall’elenco si deduce che la causa del dolore cervicale è molteplice: si va dalla problematica più seria a quella più banale, che comunque è in grado di influenzare pesantemente il benessere psico-fisico della persona. Se il dolore cervicale si prolunga nel tempo, è opportuno rivolgersi a un medico, che attraverso indagini diagnostiche potrà capire il vero motivo del disturbo.
Tralasciando le problematiche più serie, che necessitano di personale specializzato, suggeriamo di seguito alcuni esercizi utili per portare sollievo alla zona interessata.
È opportuno, inoltre, frequentare un corso di ginnastica posturale, che ha come obiettivo quello di dare nuovamente distensione a tutte le zone contratte, dare mobilità ai tratti che ne hanno meno e aiutarci a eseguire una corretta respirazione.
Non è esagerato affermare che molte delle problematiche che portano all’insorgere di dolori fastidiosi, possono essere risolte con esercizi di respirazione profonda. Questo succede perché molto spesso nella vita di tutti i giorni ci limitiamo a fare dei respiri corti, affannati, presi come se fossimo in una corsa continua. Così facendo, non ci accorgiamo di utilizzare dei muscoli accessori della respirazione, trascurando invece il muscolo respiratorio per eccellenza: il diaframma. Quest’ultimo può così andare in blocco, provocando a volte anche dolori alla bassa schiena.
Per cominciare, si possono fare degli esercizi di respirazione, in piedi, seduti o – meglio – in posizione sdraiata.
Dopo gli esercizi di respirazione, si può passare agli esercizi per la mobilità.
Questi sono solo alcuni degli esercizi che possono essere svolti per la cervicale.
È anche possibile eseguire esercizi con un attrezzo, come una bacchetta o una piccola palla. Gli esercizi devono essere eseguiti sempre in maniera controllata e mantenendosi sempre sotto la soglia del dolore.
Testo di Sara Patarchi
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