Il tendine d’Achille è uno dei tendini più grandi e robusti del corpo umano. È una componente essenziale della struttura del piede ed è fondamentale per la mobilità della caviglia. La sua presenza ci permette di camminare e svolgere le nostre funzioni quotidiane più semplici, come anche correre e saltare. Il tendine d’Achille è situato nella parte posteriore della gamba ed è una struttura di collegamento fondamentale per i muscoli del polpaccio. Mantiene uniti, infatti, i muscoli gastrocnemio e soleo al calcagno (tallone). Il tendine d’Achille, come dicevamo, ha un ruolo fondamentale nella nostra mobilità, muovendo il piede verso il basso e verso l’alto, rendendo possibile la deambulazione e lo svolgimento di diverse attività. Questo è, ad esempio, uno dei motivi per cui gli sportivi sono predisposti a una sua lesione o infiammazione di questo tendine. Chi pratica uno sport, mette senza dubbio in sovraccarico l’articolazione della caviglia e del piede e quindi anche i muscoli del polpaccio e il tendine d’Achille.
Analizziamo meglio la struttura anatomica di cui fa parte il tendine d’Achille, ovvero la caviglia.
La caviglia è un’articolazione abbastanza complessa e collega la gamba alla struttura del piede.
Le ossa che compongono la caviglia sono:
I legamenti che mantengono le ossa dell’articolazione compatte tra loro e ne permettono il movimento sono:
La caviglia, grazie alla sua conformazione, può compiere i movimenti di:
Nonostante il tendine d’Achille sia resistente, può succedere che esso vada incontro ad alcuni problemi. I più frequenti sono:
Le problematiche al tendine d’Achille solitamente insorgono in seguito a eccessive sollecitazioni del tendine, a movimenti distrattivi bruschi e dopo traumi ad alto impatto. Proprio per questo, si osservano lesioni del tendine più spesso in chi fa sport intensi in cui vengono richiesti salti e scatti.
Le cause più frequenti sono:
Tipicamente la comparsa della sintomatologia che può indicare un problema al tendine d’Achille, avviene in seguito a sforzi fisici, sportivi o traumi.
I sintomi più comuni sono:
A seconda della diagnosi e della gravità del problema che si presenta sul tendine d’Achille ritroviamo diverse opzioni di trattamento. Sicuramente, se si è davanti a un’infiammazione o a una lesione parziale del tendine, sarà possibile agire in maniera conservativa attraverso la fisioterapia. Ci sono casi in cui, però, la lesione risulta essere completa e allora il trattamento dovrà essere di tipo chirurgico per ricostruire il tendine lesionato. Dovrà poi essere comunque effettuato un percorso di fisioterapia.
Se la lesione è lieve, oppure si tratta di una fase di infiammazione del tendine, si procede subito al recupero attraverso la fisioterapia. A volte può essere necessario un periodo di utilizzo del tutore subito dopo un eventuale trauma per proteggere momentaneamente l’articolazione. È anche possibile, in alcuni casi, che non sia permesso il carico completo sul piede e ci si dovrà avvalere di una o due stampelle.
Il programma di fisioterapia per il recupero del tendine d’Achille consiste in:
Nella prima fase di recupero, è consigliabile affiancare anche l’utilizzo di macchinari a scopo antalgico e antinfiammatorio per velocizzare le tempistiche di guarigione. Alcuni dei macchinari più utilizzati sono:
Nella seconda fase, ci si concentrerà di più sul ripristinare la funzione della caviglia e riprendere i movimenti con facilità attraverso l’esecuzione di esercizi mirati. Fondamentale saranno, infatti, gli esercizi di tipo propriocettivo che aiutano la caviglia e il piede a riprendere confidenza e a muoversi correttamente sotto carico.
Quando la rottura del tendine d’Achille risulta grave, bisogna intervenire a livello chirurgico. Il tendine viene così ricostruito attraverso tecniche per lo più mini invasive che prevedono la suturazione e la re-inserzione del tendine sulla sua sede. In seguito all’operazione, è previsto un periodo di immobilizzazione e di scarico cel piede, per cui il paziente dovrà camminare con l’ausilio di stampelle canadesi. Una volta che sarà possibile il carico, si procederà con il recupero delle funzionalità dell’articolazione attraverso un percorso di fisioterapia post operatoria. La fisioterapia sarà gestita anche in base alle necessità del paziente. Qualora si voglia tornare all’attività sportiva sarà necessario focalizzare parte del trattamento riabilitativo sulla rieducazione al gesto sportivo e alla riatletizzazione
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