La spina calcaneare è un’escrescenza ossea dalla forma appuntita che si genera a livello della zona posteriore o inferiore del calcagno (più comunemente conosciuto come tallone).Essa può variare sensibilmente sia in forma che in dimensione (può arrivare fino a 1 cm e mezzo di lunghezza) e con il tempo può portare un notevole fastidio e dolore lungo il tallone e la pianta del piede. La spina calcaneare non è mai visibile a occhio nudo e per diagnosticarla sono necessari esami di imaging clinica.
In presenza di spina calcaneare, è molto comune che vi sia associazione con la fascite plantare, ovvero una degenerazione e infiammazione del legamento arcuato del piede, anche detto aponeurosi plantare. Anche questa condizione causa dolore localizzato a livello del tallone e della pianta del piede.
Il calcagno è una delle ossa tarsali del piede, le quali formano l’articolazione della caviglia e ne permettono i movimenti. Le ossa tarsali del piede sono:
Le ossa tarsali si articolano, inoltre, con la fila delle ossa metatarsali che a loro volta si articolano con le falangi, dando vita alla vera e proprio struttura del piede.
Le cause della spina calcaneare non sono ancora chiare, ma si pensa che sia generalmente associata al susseguirsi di microtraumi e sollecitazioni a livello del piede che, sommandosi nel tempo, portano alla formazione di un ispessimento osseo e di conseguenza alla formazione della spina calcaneare.
Le possibili cause associabili alla spina calcaneare sono:
Il sintomo principale della spina calcaneare è ovviamente il dolore, localizzato in un punto preciso del tallone che tende a irradiarsi lungo l’arco plantare. Il dolore aumenta alla pressione e alla palpazione e durante il cammino. Tende a intensificarsi ulteriormente al mattino o dopo lunghi periodi di riposo. L’articolazione del piede risulta, inoltre, molto rigida durante la gran parte della giornata.
In presenza di sintomi sospetti e di dolore sordo e costante nella zona del tallone, è possibile accertare la presenza della spina calcaneare grazie all’esecuzione di un RX. Essendo un accumulo e un ispessimento osseo, la spina è facilmente apprezzabile alla radiografia e si presenta con il suo tipico profilo a forma di sperone.
Il trattamento d’elezione per la spina calcaneare è senza dubbio quello conservativo con l’aiuto di un percorso di fisioterapia. L’intervento chirurgico viene scelto se l’entità dei sintomi è elevata e il dolore non risponde positivamente al trattamento conservativo.
La fisioterapia per la spina calcaneare è estremamente utile al miglioramento della sintomatologia e nella maggior parte dei casi alla risoluzione del problema. È chiaro che, con il trattamento conservativo, non si eliminerà fisicamente la presenza della spina ma si apporterà il miglioramento agendo sulle strutture circostanti e ripristinando la corretta funzionalità del piede.
Inizialmente, se il dolore risulta molto intenso, è possibile agire con l’aiuto di macchinari medicali antinfiammatori e antidolorifici, applicandoli sulla zona interessata. È possibile utilizzare, ad esempio:
Il resto del trattamento di fisioterapia si baserà su:
Per raggiungere questi obiettivi, si svolgeranno:
L’intervento chirurgico per la spina calcaneare non è molto comune, in quanto la situazione è, nella maggior parte dei casi, risolvibile attraverso un approccio conservativo. Nel caso in cui la fisioterapia non abbia sortito nessun tipo di effetto e la spina causi dolore intenso e costante, allora si opta per l’approccio chirurgico.
L’intervento rientra nella chirurgia mini-invasiva, attraverso la quale si procede con l’asportazione della spina oppure la si induce al sanguinamento per permetterle un auto rigenerazione. Di per sé, l’intervento è abbastanza semplice, ma nella fase post chirurgica il paziente avrà comunque bisogno di effettuare la fisioterapia per aiutare a ripristinare la totale funzionalità del piede e riprendere il corretto schema del passo. La fisioterapia post operatoria, inoltre, accorcia le tempistiche di guarigione completa.
Dopo l’operazione, il paziente potrà riprendere tranquillamente tutte le attività quotidiane e sportive svolte in precedenza ma dovrà comunque mettere in atto delle accortezze per evitare recidive, ad esempio indossare calzature di qualità e adatte alla sua conformazione del piede.
Testo di Alessandra Burelli
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