Perché non perdo peso? | Fisio Point - Fisioterapia, Riabilitazione e Medical Fitness a Roma

Perché non perdo peso?

Una guida pratica tra deficit, weekend e consapevolezza alimentare

Sono in molti a porsi questa domanda: “Perché, nonostante i miei sforzi, non riesco a perdere peso?” La risposta, spesso, non è mancanza di impegno, ma semplicemente un disallineamento tra percezione e realtà. Una delle cause più comuni è legata al modo in cui gestiamo il bilancio, o meglio l’equilibrio calorico, non solo durante la settimana lavorativa, ma soprattutto nei momenti in cui tendiamo a “rilassarci”: i weekend e i periodi festivi.

Equilibrio calorico: non solo da lunedì a venerdì

Durante la settimana, la maggior parte delle persone seguono con precisione il proprio piano alimentare: scelgono cibi sani, pesano le porzioni, registrano le calorie e si allenano con costanza. Il problema nasce quando, nel weekend, ci si concede troppi “sgarri” tutti insieme: aperitivi con alcol e snack, brunch abbondanti, dolci, pizze e cene fuori che possono far impennare il totale delle calorie assunte. Il nostro corpo non “resetta” ogni giorno, ma lavora su medie energetiche, quantomeno settimanali. In pratica: anche se sei in deficit calorico per cinque giorni, un eccesso calorico concentrato tra sabato e domenica può azzerare (o invertire) quel deficit, riportandoti in equilibrio o addirittura in surplus calorico.

Weekend: il tallone d’Achille della dieta

Facciamo un esempio semplice: 

  • Dal lunedì al venerdì risparmi 400 calorie al giorno → 5 x 400 = 2000 calorie di deficit. 
  • Ma il sabato sera tra pizza, birra, dolce e un pranzo abbondante puoi facilmente assumere 1000-1500 calorie extra
  • Se il giorno dopo ci fosse anche un brunch o un pranzo in famiglia… il deficit settimanale è completamente annullato. Il punto non è “non concedersi mai nulla”, ma non eccedere senza consapevolezza, pensando che “tanto ho mangiato bene tutta la settimana”.

Anche i piccoli “extra” fanno la differenza

L’alterazione dell’equilibrio calorico può avvenire anche su scala più piccola, durante la singola giornata. Molte persone sottostimano il proprio apporto calorico quotidiano.

Basta poco: 

  • Quel cioccolatino offerto con il caffè
  • La caramella del figlio
  • Il pezzetto di formaggio mentre si cucina
  •  Il cucchiaio di olio “in più” versato a occhio Studi scientifici hanno confermato che le persone tendono a dimenticare o non registrare calorie “marginali”, che però sommate tra loro possono fare la differenza su base settimanale.

Il segreto? Costanza, non perfezione

La chiave non è fare tutto perfettamente, ma essere coerenti e realistici nel proprio approccio. Ecco alcune linee guida utili:

  • Concediti qualcosa, ma con equilibrio: un pasto libero è parte di una dieta sostenibile, ma non deve diventare un intero weekend fuori controllo.
  • Non esistono “giorni liberi”, esistono scelte consapevoli: ogni pasto conta, e ogni caloria ha un peso.
  • Presta attenzione ai dettagli: se utilizzi un tracker registra anche gli snack, i condimenti, le bevande zuccherate. Sono parte dell’apporto calorico.
  • Goditi il weekend con intelligenza: mangiare bene non significa rinunciare al gusto, ma saper gestire le quantità e la frequenza.
  • Segui le indicazioni del tuo nutrizionista: i “pasti liberi” non sono una scappatoia, ma uno strumento da usare correttamente, senza compromettere il deficit programmato.

L’obiettivo finale?

Creare un rapporto sano, sostenibile e realistico con il cibo. Una relazione che non sia fatta di restrizioni e compensazioni, ma di scelte consapevoli e costanti. Ricorda: il vero cambiamento non avviene in 3 giorni perfetti, ma in mesi di piccoli progressi coerenti, inclusi weekend gestiti con più attenzione e meno sensi di colpa.

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