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Fratture scomposte di Clavicola

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Quali sono i sintomi della frattura di clavicola

Le fratture scomposte di clavicola sono generalmente molto dolorose, andrebbero trattate velocemente in pronto soccorso da un medico ortopedico specializzato e prevedono sintomi quali: 

 

    • Dolore intenso nella zona della clavicola che rende molto difficili i movimenti del braccio

    • Presenza di gonfiore ed ematoma intorno alla zona di frattura

    • Sensazione di “braccio cadente”

    • Al tatto è possibile percepire una deformità ossea all’altezza della rima di frattura

Possono essere presenti sintomi vascolari-nervosi riferiti lungo il braccio, quali formicolii, scosse o perdita di sensibilità lungo il braccio 

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Com’è fatta la clavicola

La clavicola è un osso a forma di S del complesso della spalla, molto particolare per la sua forma con doppia concavità. La clavicola forma due articolazioni:

    •  L’articolazione sterno-claveare che collega il manubrio dello Sterno con la parte mediale della clavicola, collegamento diretto con il torace. 

    •  L’articolazione acromion-claveare con l’acromion della scapola che la collega in modo funzionale al complesso della spalla. 

La clavicola ha un ruolo importante nella cinematica della spalla, è coinvolta in tutti i movimenti di elevazione frontale e laterale del braccio, effettuando un’elevazione e rotazione posteriore di circa 30°. 

Le fratture della clavicola 

Le fratture della clavicola avvengono solitamente con un meccanismo di caduta diretta sulla spalla o sul braccio teso in avanti. In particolare i meccanismi più comuni sono: 

    • Cadute da bicicletta o motociclo

    • Traumi sportivi in sport da contatto/collisione come rugby o calcio

    • Nei bambini sono tipiche le fratture a legno verde anche con traumi minori

Possono essere divise a seconda della regione anatomica colpita in: 

    • Fratture del terzo mediale, con o senza coinvolgimento articolare della sterno-claveare

    • Fratture del terzo intermedio, sede più comune di frattura

    • Fratture del terzo laterale, che possono coinvolgere l’articolazione acromion-claveare

Inoltre possono essere divise in: 

    • Fratture composte

    • Fratture scomposte

  •  

Diagnosi della frattura di clavicola

La diagnosi di frattura della clavicola si effettua solitamente partendo dall’anamnesi, dove il paziente riporta un meccanismo traumatico sulla spalla. 

Una volta raccolta l’anamnesi, il medico procede con l’esame clinico, dove per prima cosa controllerà che non ci sia un coinvolgimento di vasi sanguigni e nervi che passano subito dietro alla clavicola. 

Per avere una visione della frattura, si effettuano solitamente delle radiografie di tutta la spalla, per valutare l’entità della lesione e l’eventuale scomposizione. 

In caso si voglia avere una visione più dettagliata, può essere richiesto un esame TAC della spalla. 

Trattamento della frattura di clavicola

Il trattamento delle fratture dipende dalla scomposizione della frattura e dalla stabilità della frattura valutata dal Chirurgo Ortopedico

Si hanno due scelte in caso di frattura di clavicola: 

    • Trattamento conservativo

    • Trattamento chirurgico

Il trattamento conservativo 

È riservato alle fratture composte o minimamente scomposte, e prevede solitamente un periodo di riposo con un tutore “a 8”. 

Il tutore e il riposo permettono la guarigione del tessuto osseo con la formazione di callo osseo che gradualmente si consolida. 

Solitamente le fratture trattate conservativamente guariscono bene, rischiando solo di lasciare un piccolo “bozzetto” nella regione della frattura

Il trattamento chirurgico 

Prevede un intervento di stabilizzazione chirurgica, effettuato solitamente con una piccola placca e delle viti apposite. 

Il chirurgo riallinea i frammenti ossei e li stabilizza con una placca in titanio, permettendo alla frattura di guarire in modo ottimale. 

Il trattamento chirurgico può dare risultati più veloci e migliori soprattutto in caso di fratture scomposte, con una generale soddisfazione dei pazienti. Presenta però quei rischi che porta con sé ogni intervento chirurgico, come ad esempio: 

    • Infezioni 

    • Potenziali danni alle strutture circostanti

    • Piccola zona intorpidita intorno alla cicatrice

    • Inestetismo della cicatrice

    • Irritazione della placca

Dopo il trattamento chirurgico, solitamente l’osso guarirà completamente in 2-3 mesi. Sarà poi possibile tornare alle attività dopo aver seguito una riabilitazione per il recupero della completa mobilità e forza della spalla. 

Generalmente la placca non crea grossi problemi e può essere mantenuta in sede. In caso questa crei fastidi o causi dolore, il paziente può decidere, in accordo con il chirurgo, per la rimozione della placca, che avviene comunque non prima di 6 mesi. 

Riabilitazione della frattura di clavicola

La riabilitazione dopo una frattura di clavicola è molto importante per riprendere la completa funzionalità della spalla che, essendo un’articolazione complessa, richiede un fisioterapista qualificato e specializzato per ritornare a una completa funzionalità, soprattutto se ci sono richieste funzionali di ritorno all’attività sportiva. 

La riabilitazione prevede solitamente diversi trattamenti quali: 

    • Esercizi prima passivi e poi attivi per il recupero della mobilità della spalla, da eseguire in modo dolce rispettando il dolore

    • Esercizi di rinforzo della muscolatura specifica della spalla e dei muscoli che stanno intorno alla scapola

    • Eventuali terapie fisiche strumentali per la gestione del dolore quali laserterapia o tecarterapia

È fondamentale avere pazienza e seguire le indicazioni dei clinici per completare il processo di riabilitazione e tornare alle proprie attività.

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