L’alluce valgo è una patologia molto frequente che porta alla progressiva deviazione laterale del primo dito del piede, ovvero l’alluce, in direzione delle altre dita. È una deformazione che tende a presentarsi maggiormente nel sesso femminile e non è raro che avvenga su tutti e due i piedi, anche se spesso, la deformazione è più marcata su un lato rispetto all’altro. In alcuni casi, l’alluce valgo può assumere una forma grave con un vero e proprio accavallamento delle dita (fenomeno che si osserva principalmente in età avanzata).
Il piede è l’ultima articolazione dell’arto inferiore ed è estremamente complesso per le numerose strutture ossee, tendinee e legamentose che lo compongono. Il piede è composto in tutto da 26 ossa divise in:
Le ossa tarsali sono:
Seguono le 5 ossa metatarsali e le falangi prossimali, intermedie e distali.
I legamenti più importanti a livello del piede sono:
Le cause dell’insorgenza dell’alluce valgo sono molteplici, come:
L’alluce valgo può essere presente e, tuttavia, non portare alcuna sintomatologia. È possibile, però, che la struttura dell’alluce vada incontro a infiammazione scatenando sintomi quali:
Come abbiamo detto, l’alluce valgo può anche risultare una deformazione asintomatica e, per questo, non sempre necessita di un trattamento. Ci sono però alcuni casi, ad esempio quando è presente infiammazione e dolore, in cui è necessario intervenire attraverso la fisioterapia. In un tale frangente, l’obiettivo sarà quello di attenuare la sintomatologia dolorosa e ridurre l’infiammazione. é anche possibile ricorrere all’ausilio di particolari cuscinetti o divaricatori, per evitare il peggioramento della situazione.
Se non si sta attenti al progredire della deformità e non si mettono in atto determinate accortezze quali l’utilizzo di calzature adatte, la deformazione può diventare grave sia a livello estetico che a livello funzionale e l’approccio conservativo può non essere efficace per la risoluzione del problema. Si prende quindi in considerazione l’intervento chirurgico, che risulta essere abbastanza semplice e poco invasivo.
Se la deformazione dell’alluce non è estremamente invalidante ma insorgono sintomi tipici di infiammazione, è necessario intraprendere un percorso di fisioterapia allo scopo di agire sul dolore e sullo stato infiammatorio. In prima battuta, è possibile far questo utilizzando dei macchinari specifici come:
In seguito, bisogna procedere con degli esercizi mirati soprattutto alla rieducazione al cammino e allo schema del passo, che sicuramente risulteranno alterati dalla deformazione. Questo passaggio è fondamentale per evitare ulteriori peggioramenti e recidive di infiammazione. è utile, inoltre, prendere in considerazione l’ipotesi di iniziare ad usare dei plantari, che messi tra il piede e la scarpa, possono correggere lo scarico del peso sul piede ed aiutare i movimenti dello stesso. I plantari, per avere un’efficacia devono essere valutati e prescritti da uno specialista e devono essere perfettamente su misura per il paziente. Un altro consiglio, una volta ridotto il dolore e l’infiammazione, è quello di evitare scarpe con tacco alto e punta stretta.
L’alluce valgo, con il passare degli anni e l’invecchiamento dei tessuti, spesso va incontro a un discreto peggioramento, causando un vero e proprio accavallamento dell’alluce con e altre dita del piede. Questo, oltre a essere un problema estetico, diventa anche un importante problema funzionale perché impedisce alla persona di camminare in maniera corretta, causando un appoggio del piede completamente sbagliato che a lungo andare può essere deleterio anche per altre strutture, come le ginocchia e la schiena. In questi casi, si interviene chirurgicamente.
L’operazione chirurgica è semplice e solitamente si utilizza la tecnica semi-invasiva percutanea, con assenza di impianto di mezzi di sintesi metalliche. Si accede all’articolazione attraverso dei piccoli fori e si effettua il riposizionamento del primo metatarso. Successivamente all’operazione, la zona verrà bendata per alcuni giorni. Si può camminare fin da subito, ma è sconsigliato rimanere sotto carico per tanto tempo nei primissimi tempi.
In seguito, è comunque necessario effettuare la fisioterapia, dato che il dito potrebbe risultare rigido, gonfio e dolorante. Gli obiettivi della riabilitazione in questo caso sono:
Le tempistiche di recupero dopo un’operazione per alluce valgo sono abbastanza brevi (circa un mese) ma nell’arco di questo tempo e anche nei mesi seguenti, bisognerà comunque porre attenzione agli elementi che possono stressare il piede e il dito. L’alluce valgo è, infatti, una condizione che tende a recidivare ed è bene mettere in atto delle accortezze al fine di mantenere intatti i risultati dell’operazione.
Testo di Alessandra Burelli
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