La frattura dell’anca è un trauma molto comune che può accadere a ogni età. Solitamente riguarda la testa del femore e risulta più complessa e delicata se si verifica in un paziente anziano.
L’articolazione dell’anca è un distretto anatomico composto da:
Le più comuni fratture dell’anca sono quelle:
Tra queste tipologie di fratture, le più comuni sono quelle:
Tra i sintomi più comuni della frattura dell’anca si segnalano:
Tra le altre caratteristiche si possono indicare:
Le persone anziane sono spesso affette da osteoporosi, ( condizione che riduce le capacità di resistenza dettata anche dalla forma stessa del collo femorale), quindi possono fratturarsi o per una caduta accidentale e trauma diretto sull’anca o, semplicemente, per meccanismi di torsione del femore, a causa di un inciampo e caduta a terra.
Nel soggetto giovane, invece, sono più frequenti le fratture del collo del femore o della diafisi femorale. Si tratta di fratture che possono derivare da caduta con trauma diretto sull’anca, come le cadute dalla bicicletta o, per la diafisi femorale, per traumi ad alta energia: incidenti in auto, in moto, o ancora investimenti.
I soggetti più giovani, proprio per la tipologia di trauma ad alta energia, possono avere fratture multiple o interessamenti di vari distretti corporei. In queste circostanze si parla rispettivamente di pazienti polifratturati e di politrauma. Vanno anche indicate possibili compromissioni delle parti molli quali: cute, sottocute, muscoli, tendini, capsule, visceri.
La diagnosi di frattura dell’anca viene indicata a seguito di diverse fasi, che comprendono:
Una frattura all’anca può essere trattata principalmente in due modi: conservativamente o chirurgicamente. La scelta tra i due percorsi varia in base alla tipologia della frattura e alle condizioni generali del paziente. In linea generale il trattamento conservativo è scelto nei casi di fratture semplici e composte.
Di seguito analizzeremo le diverse tipologie di fratture e i relativi trattamenti:
Un’ endoprotesi ha una durata nel tempo meno lunga di un’ artroprotesi totale. Quindi nei soggetti più giovani, con simili fratture non sintetizzabili con viti, si preferisce effettuare un’ artroprotesi totale invece di un’endoprotesi. Nel paziente anziano si usano invece preferibilmente endoprotesi cementate, ovvero con un sistema di fissaggio immediato, per dare al paziente autonomia in tempi rapidissimi.
Per prevenire le fratture del femore è necessario fare una distinzione tra l’anziano e il giovane.
Prevenire l’osteoporosi nell’anziano è fondamentale anche per prevenire le fratture del femore, è importante:
Le cadute sono, invec,e correlate al deterioramento organico tipico dell’età avanzata. La diminuzione dell’equilibrio, della forza muscolare, dei riflessi e della lucidità mentale, associata a malattie come disturbi visivi e ipotensione ortostatica, rappresenta un fattore predisponente la frattura.
La frattura del femore nei giovani e negli sportivi è un evento piuttosto raro grazie alla maggiore salute ossea.
Nel dettaglio possiamo dire che:
Testo di Elisa Sordi
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