La lussazione di protesi d’anca corrisponde alla perdita di contatto tra testa del femore e inserto cotiloideo.
Spesso succede a causa di movimenti di flessione-rotazione o di estensione-rotazione, che possono portare ad una fuoriuscita della testina protesica dalla cavità acetabolare. La lussazione di protesi è spesso legata a un’insufficienza muscolare o ad un non corretto posizionamento delle componenti della protesi.
La dislocazione della protesi di anca è la seconda causa più comune di revisione chirurgica (dopo la mobilizzazione asettica).
I periodi più a rischio per la lussazione della protesi sono due:
1) nell’immediato periodo postoperatorio, è particolarmente elevato, ed è causato da un conflitto meccanico. Necessita di una riduzione in anestesia e non compromette il futuro della protesi
2) tardiva o recidivante, oltre il primo anno post-operatorio, il rischio cumulativo continua ad aumentare lentamente nel tempo, al ritmo dell’1% ogni cinque anni, causato dall’usura dell’impianto e necessita spesso di una revisione chirurgica.
Il rischio con il quale si verifica la lussazione di una protesi d’anca in termini di percentuali è:
Nello specifico tra l’1% e il 4% per i primi impianti e tra il 5% e il 15 % per le revisioni di protesi.
Le variabili coinvolte nel verificarsi della lussazione della protesi d’anca possono comprendere fattori legati a:
Per quanto riguarda i fattori legati al paziente, si deve sempre tener conto di:
In condizioni normali, nell’articolazione iniziale la testa femorale è mantenuta in sede nella cavità acetabolare dal legamento rotondo, dalla capsula articolare e dai muscoli peri-articolari. Questi mezzi di contenzione sono molto potenti e la lussazione d’anca è un evento molto raro, che capita solo a seguito di violenti traumi.
Ma, una volta tolta la testa femorale per impiantare una protesi, la stabilità dell’articolazione cambia e, in certi casi, può non essere sufficiente, aumentando il rischio di incorrere in una lussazione della protesi.
Una lussazione di protesi d’anca viene normalmente identificata in base alla direzione in cui si disloca la testa del femore e può essere:
Le cause alla base di una lussazione di una protesi d’anca sono diverse e il trattamento dipende principalmente dalla causa stessa:
Gli esami diagnostici che si considerano per valutare una lussazione della protesi d’anca sono:
– l’inclinazione della coppa
– la stabilità dell’interfaccia tra femore e osso
– la stabilità dell’interfaccia tra la coppa e l’osso
I raggi X sono anche utili per valutare qualsiasi discrepanza nella lunghezza degli arti. Di norma è il primo esame che si considera per un paziente con lussazione ricorrente
Per quanto riguarda il trattamento, vi sono diverse possibilità:
L’opzione chirurgica è inevitabile quando la lussazione è “ricorrente” oppure causata da un malposizionamento delle componenti protesiche.
Gli esercizi fisioterapici per questo tipo di intervento hanno come obiettivi:
La riabilitazione si può suddividere in 3 fasi principali:
Testo di Elisa Sordi
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