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Com’è fatto il ginocchio?
Il ginocchio è una delle strutture più importanti del nostro corpo. È l’articolazione intermedia dell’arto inferiore e sorregge il peso del corpo durante tutti i movimenti svolti nell’arco della giornata. Un buon assetto del ginocchio è fondamentale, a esempio, durante il cammino.
L’articolazione è formata da quattro ossa distinte:
• Femore
• Tibia
• Perone
• Rotula
Il fulcro, però, risiede nella giunzione di femore e tibia. Le superfici articolari di queste due ossa, infatti, combaciano attraverso due precise porzioni, ovvero:
• Condili femorali
• Piatto tibiale
Tra di esse, sono interposti due elementi con forma ad anello, denominati menischi. I menischi sono composti di fibrocartilagine e la loro funzione è quella di migliorare il rapporto articolare delle due strutture ossee sopracitate e di assorbirne gli urti esterni. Riducono, inoltre, gli attriti causati dal continuo movimento dei capi articolari. Più nello specifico, i menischi sono denominati:
• Mediale
• Laterale
Questi elementi (sia ossa che menischi) sono tenuti insieme grazie alla presenza di numerosi legamenti che danno vita alla struttura della capsula articolare. I legamenti dell’articolazione del ginocchio sono:
• Collaterale laterale
• Collaterale mediale
• Crociato anteriore
• Crociato posteriore
I primi due, sono posti lungo i lati della capsula articolare e vanno a limitare e a proteggere il ginocchio lungo il piano di movimento orizzontale. I due legamenti crociati, invece, vanno a evitare movimenti estremi di iperestensione e iperflessione del ginocchio, mantenendolo in asse sul piano frontale.
Nel ginocchio sono presenti, inoltre, le borse articolari. Esse sono delle vere e proprie sacche contenenti liquido sinoviale e hanno lo scopo di ridurre ulteriormente l’attrito sull’articolazione che può nascere dalle spinte esterne e dalle forze di movimento generate dalla contrazione costante dei muscoli. Nel caso specifico del ginocchio, le borse articolari hanno anche la funzione di ridurre lo sfregamento apportato dal movimento della rotula (o patella). Le borse principali poste lungo l’articolazione del ginocchio sono:
• Sovrapatellare
• Infrapatellare
• Prepatellare
Quali movimenti compie il ginocchio?
Il ginocchio è una diartrosi “a cerniera” (articolazione composta da una superficie cilindrica e una cava) che compie due movimenti fondamentali:
• Flessione
• Estensione
Sono presenti anche pochissimi gradi di movimento di lateralità (non misurabili) e di rotazione (circa 45° totali) della tibia rispetto al femore, che forniscono all’articolazione una tridimensionalità del movimento su tutti gli assi e una maggior mobilità della gamba.
Flessione del ginocchio
La flessione, nel ginocchio, è definita come il movimento che avvicina la parte posteriore della gamba a quella della coscia. In un ginocchio sano, al punto massimo di flessione, la tibia e il femore formano un angolo di 140°. Un range così ampio è possibile grazie al movimento combinato di rotazione e scivolamento dei condili femorali sul piatto tibiale.
I muscoli che permettono di effettuare la flessione sono alloggiati nella zona posteriore della coscia e sono:
• Bicipite femorale
• Semitendinoso
• Semimembranoso
• Sartorio
• Gracile
• Popliteo
• Gastrocnemio
Estensione del ginocchio
Al contrario della flessione, l’estensione consiste nell’allontanamento della faccia posteriore della gamba dalla coscia e corrisponde al grado 0. In soggetti particolarmente lassi, è possibile apprezzare un’iperestensione che può arrivare a un massimo di 10° circa. L’estensione è, analogamente alla flessione, possibile grazie al particolare movimento dei condili del femore sulla tibia.
I muscoli estensori compensano i muscoli flessori e creano un equilibrio con essi. Sono situati nella zona anteriore della coscia e sono:
• Retto femorale
• Vasto mediale
• Vasto intermedio
• Vasto laterale
Tutti insieme, sono conosciuti anche come quadricipite femorale.
Quali sono le problematiche tipiche dell’articolazione del ginocchio?
Essendo il ginocchio, come abbiamo già detto, un’articolazione estremamente esposta alle sollecitazioni della spinta di gravità e degli urti esterni, molto spesso va incontro a diversi problemi. La prima di queste è, senza dubbio, l’artrosi. Le ginocchia devono costantemente sopportare il nostro peso e proprio per questo, con il passare del tempo, la cartilagine che le supporta va incontro a una degenerazione, provocando dolore e difficoltà nella mobilizzazione. Questo fenomeno è denominato artrosi.
Esistono poi altri problemi, soprattutto di natura traumatica. Non è raro, durante l’attività sportiva o anche a causa di una disattenzione, che alcuni dei legamenti del ginocchio subiscano una lesione o una rottura completa.
Di seguito, andiamo ad analizzare più nello specifico alcuni degli infortuni più comuni.
Lesione del legamento crociato anteriore
Il legamento crociato anteriore (LCA) mantiene, insieme al crociato posteriore, in asse la tibia rispetto al femore. Più nello specifico, va a limitare il movimento frontalmente e ne limita l’eccessivo spostamento in anteriorità. È sicuramente uno dei legamenti maggiormente soggetti a lesione e rottura. Le cause possono essere molteplici e nella maggioranza dei casi avvengono durante l’attività sportiva. Sono, di conseguenza, molto comuni negli atleti. Tra di esse figurano:
Lesione del legamento collaterale mediale
Il legamento collaterale mediale (LCM) mantiene stabile e compatta l’articolazione del ginocchio nella zona latero-interna. In condizioni normali, impedisce al ginocchio un eccessivo movimento in valgismo e di lateralità della tibia. Le cause sono molto simili a quelle che abbiamo definito per il legamento crociato poiché, anche in questo caso, il ginocchio viene portato in una posizione estrema per cui il legamento non riesce a reggere e va incontro a rottura. La lesione del legamento collaterale avviene per:
Lesione meniscale
I menischi presenti nel ginocchio hanno la funzione di “ammortizzatori” dell’articolazione e permettono un movimento fluido, senza impedimenti o dolori. Entrambi i menischi, però, possono andare incontro a usura e lesioni di diversa gravità a causa di:
Nel contesto della lesione meniscale possiamo identificarne diverse tipologie che, a seconda della gravità, potranno portare a un blocco acuto del ginocchio. Le lesioni più frequenti sono:
Quali sono i sintomi tipici di una problematica di ginocchio?
Come abbiamo visto, le patologie e i traumi del ginocchio sono numerosi e di differente origine ma, in generale, una lesione alla capsula o alle strutture di questa articolazione portano a sintomi comuni e similari. Tra di essi:
Trattamento conservativo e chirurgico del ginocchio
La scelta del trattamento tra conservativo e chirurgico dipende, ovviamente, da una moltitudine di fattori. Vengono valutati:
Fisioterapia per il ginocchio
Nel caso in cui si opti per il trattamento conservativo, esso sarà incentrato su:
Lo scopo del trattamento conservativo è quello di riportare l’articolazione a uno stato normale senza l’utilizzo della chirurgia. Per far questo, si dovranno svolgere esercizi adatti al rinforzo di tutti i muscoli della gamba che assicureranno il supporto e la stabilità necessaria. Nella prima fase di questo trattamento, sarà possibile velocizzare il processo di guarigione attraverso l’utilizzo di terapia strumentale come:
Chirurgia per il ginocchio
In generale, ci si approccia all’intervento chirurgico quando il paziente, in seguito a lesione o infortunio, è molto giovane e svolge un’attività sportiva che preveda intenso stress del ginocchio e contatti diretti frequenti su di esso. Un’altra categoria che viene sempre sottoposta all’operazione è quella degli atleti professionisti, allo scopo di riottenere un’ottima performance in campo con il minor rischio possibile.
Nel caso di lesione di uno o più legamenti, il chirurgo ne effettua la ricostruzione attraverso il prelievo di parti di tendini muscolari del soggetto, creando innesti a partire da:
Nei casi di lesione meniscale, invece, si procede con la rimozione di una o più parti del menisco lesionato. Questo processo è chiamato meniscectomia.
Un altro intervento molto comune, ma che viene effettuato per cause diverse, è la protesi di ginocchio. Essa viene impiantata in soggetti perlopiù anziani che hanno raggiunto un elevato stadio di artrosi che rende la loro vita invalidante.
È chiaro che, dopo un qualsiasi intervento chirurgico di ginocchio, è necessario un percorso di riabilitazione fisioterapica che avrà lo scopo di ripristinare completamente il movimento e la funzionalità, con un ritorno all’attività quotidiana e sportiva in assenza di dolore. Gli obiettivi e le modalità sono molto simili a quelle del trattamento conservativo, ma il percorso risulterà più lungo, poiché si dovrà dare tempo all’impianto e ai tessuti di guarire completamente. Il risultato, però, sarà estremamente più performante sotto tutti i punti di vista.
Testo di Alessandra Burelli
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