Testo di Elisa Piccioni

Cos'è la Sindrome del Piriforme?

Si parla di sindrome del piriforme quando il muscolo piriforme va a comprimere o irritare il nervo sciatico, a causa di un trauma o di una contrattura. Fa parte di quelle condizioni dette “neuropatie da intrappolamento.” Provoca dolore al gluteo che molto spesso si irradia per tutto l’arto inferiore.

Cenni di anatomia del piriforme

Il muscolo piriforme è piccolo e di forma triangolare ed è situato in profondità dietro al gluteo. Origina dalla parte interna del sacro e si inserisce appena sotto il collo del femore. Fa parte dei muscoli che permettono, all’anca, di ruotare esternamente: gira la gamba e il piede verso l’esterno. Ci consente di camminare spostando il peso da un piede all’altro di mantenere l’equilibrio e stabilizza l’anca. È importante sapere che il nervo sciatico decorre sotto di lui, ed entrano, quindi, a stretto contatto. Uno stato anomalo nel muscolo piriforme può facilmente irritare lo sciatico.

Quali sono i sintomi

La sindrome del piriforme si manifesta con diversi sintomi. Quelli che riscontriamo più comunemente sono:

  • Dolore riferito alla zona del gluteo, intenso e profondo che si può irradiare per tutta la gamba
  • Dolore lombare
  • Formicolio e intorpidimento della fascia posteriore della gamba: della coscia, polpaccio e piede
  • Debolezza della gamba e perdita di forza.

I sintomi possono aumentare con l’attività fisica svolta, in base al grado di coinvolgimento del muscolo piriforme, o dopo un periodo di immobilizzazione soprattutto se seduti. Il riposo, nella fase acuta, può aiutare.

Perché viene la sindrome del piriforme

Le cause della sindrome del piriforme sono molteplici, ma senza dubbio, alla base troviamo un eccessivo accorciamento o allungamento del muscolo. Queste condizioni possono essere conseguenza di traumi, oppure, frutto di continue sollecitazioni in sovraccarico (sport) o posture scorrette. Questo sovraccarico ha origine, ad esempio, da attività svolte in posizione seduta, come il canottaggio e il ciclismo, ma anche da deviazioni posturale, come il piede pronato, che richiede un’eccessiva contrazione del muscolo.

Diagnosi: sindrome del piriforme o lombosciatalgia?

Essendo, la sindrome del piriforme, una neuropatia da intrappolamento, la sintomatologia è simile a quella dell’ernia lombare, e un buon esame è necessario per fare una diagnosi differenziale. Nella lombosciatalgia vi è la compressione diretta o indiretta di una radice nervosa, che emerge dal midollo spinale a livello vertebrale ad esempio a causa di un’ernia del disco. Nella sindrome del piriforme la questione è totalmente differente, la compressione avviene a livello muscolare. Il primo passo da fare è escludere patologie con sintomatologia simile, ma a carico della colona, tramite:

  • Anammnesi: analisi della storia clinica, posizioni o movimenti che variano il dolore, abitudini e attività quotidiane
  • Esame obiettivo: prevede la valutazione dell’anca e dell’arto, valutazione del dolore, palpazione. Valutazione della forza e della lunghezza muscolare. Solitamene la rotazione dell’anca e l’attivazione del piriforme aumenta il dolore.
  • Test clinici: ad esempio test di Saudek, il test di Mirkin e il test di Faber
  • Esami diagnostici: TC e RM per escludere patologie della colonna.

Cosa fare dopo la diagnosi

Una volta ottenuta la diagnosi della sindrome del piriforme ti verrà consigliato, sicuramente, un trattamento conservativo fisioterapico. Affidati a mani esperte che inizieranno a prenderti cura di te con un percorso cucito sui tuoi obiettivi.

Il primo passo è quello di diminuire ed eliminare il dolore, e in questa fase potrebbe essere utile la terapia fisica come tecar e laser ad alta potenza, che riescono a stimolare anche tessuti profondi come il piriforme. È fondamentale trattare manualmente il complesso articolare dell’anca e muscolare per garantire una mobilità completa e il ritorno alle condizioni fisiologiche del piriforme.

In una seconda fase, quando ormai starai meglio, si dovrà pensare al recupero funzionale per il ritorno alla tua normalità. Questo step prevede esercizi di stretching e di rinforzo del muscolo piriforme e non solo, e la risoluzione dell’origine con la rieducazione posturale, l’allenamento della propriocezione e della core stability. Nello specifico, lo stretching e l’allungamento dei muscoli possono essere di grande aiuto nel curare la sindrome del piriforme. Il mantenimento della posizione, stretching statico, per circa 60 secondi riduce la tensione muscolare e ne favorisce un ritorno alle normali condizioni fisiologiche.

La terza, e ultima fase, si occupa della riatletizzazione affidata a personal trainer, che si occuperanno del tuo rientro all’attività sportiva senza paure e rischi di recidive.

 

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